Nella Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2015 n. 48 è stato pubblicato l’atteso decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) n. 272 del 13 gennaio 2015- di concerto con i Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Finanze – che attua per le reti d’impresa dell’agroalimentare l’agevolazione del credito d’imposta prevista dal cosiddetto “Decreto Crescita” n. 91/2014 (art. 3, comma 3), convertito nella Legge n. 116/2014.
Con tale provvedimento le imprese di produzione agricola e le PMI del settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura che partecipano a contratti di rete possono quindi fruire del beneficio del credito d’imposta al 40% delle spese sostenute per investimenti legati all’innovazione tecnologica e all’aggregazione/cooperazione di filiera nel limite massimo di 400.000 euro, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi, alle condizioni, nei limiti e modalità specificati dal decreto.
Le risorse disponibili per tale misura ammontano a 25,5 milioni di euro per il triennio 2014-2016.
Il MIPAAF chiarisce che i beneficiari dell’agevolazione sono singole imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, aderenti a un contratto di rete già costituito al momento della presentazione della domanda, titolari di reddito di impresa o di reddito agrario:
– che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura di cui all’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
– che siano piccole e medie imprese, come definite dal Regolamento(UE) n. 651/2014, che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura non ricompresi nell’Allegato I del Trattato.
L’agevolazione riguarda spese per nuovi investimenti compresi in un programma comune di rete e, in particolare: costi sostenuti per attività di consulenza per la costituzione della rete e la redazione del contratto, costi per beni immobili, costi di ricerca, costi per formazione, per tecnologie informatiche ecc.
Sono ammissibili i nuovi investimenti realizzati, dopo l’entrata in vigore del decreto, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi.
L’agevolazione potrà essere richiesta al MIPAAF con modalità telematiche che saranno definite dallo stesso Ministero nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione del decreto.
Per completezza si segnala che il MIPAAF ha pubblicato nella citata Gazzetta Ufficiale anche un altro decreto interministeriale del 13 gennaio 2015 previsto nel citato “Decreto Crescita” (all’art.3, comma 1, D.L. n. 91/116) e nell’ambito delle misure programmate nel piano governativo per il settore “Campo Libero”.
Il decreto stabilisce le modalità di attuazione del credito di imposta per il potenziamento del commercio elettronico per le imprese che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura, nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi investimenti sostenuti, e comunque non superiore a 50.000 euro, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi.
I due provvedimenti intendono accelerare il rilancio del mondo agroalimentare italiano favorendo le aggregazioni tra imprese, l’innovazione e il commercio elettronico, temi cruciali per la riorganizzazione del settore.